IL TERRITORIO
Tra le vette siciliane delle Madonie
Jerax, antico nome di Geraci Siculo, è talmente antica che la memoria si fonde con la Storia.
Le rovine del Castello che sovrasta il paese ne sono una vivida testimonianza.
A metà dell'XI secolo, Geraci assume un importante ruolo strategico-militare ed sede di uno dei capisaldi della nuova feudalità del “Regnum Siciliae”.
Due secoli dopo si insediarono i Ventimiglia, uno dei casati più longevi d'Italia.
La loro potenza dei fu tale che Geraci divenne il centro della Contea assumendo posizioni di rilievo fra i Paesi delle Madonie e su parte dei Nebrodi e il suo signore venne nominato “Primo Conte d’Italia per la grazia di Dio e Marchese di Sicilia” titolo che per gran tempo nessun altro ebbe tra i nobili della Sicilia
Oggi Geraci Siculo rientra nel territorio del bellissimo Parco delle Madonie,
è incluso nel club de "I Borghi più belli d'Italia" ed è in possesso del marchio di qualità "Comune fiorito".
Visit Geraci Siculo (pagina istituzionale)
Tra boschi e valli che si rincorrono fino al mare sorge Geraci Siculo a 1072 metri di altitudine. Una montagna che accoglie i propri ospiti, in una posizione privilegiata, a pochi chilometri da Gangi, Petralia Soprana e Castelbuono.
Geraci è una perla verde nel cuore della Sicilia.
Panorami mozzafiato, aria e acqua pura proveniente dalle fonti di montagna, percorsi culinari improntati alla genuinità e esperienze naturalistiche e di relax, vi garantiranno una vacanza all’insegna del benessere più totale
Grandi cose si compiono quando gli uomini e le montagne si incontrano
William Blake
Curiosita'
ALTITUDINE.
1.077 s.l.m.
ABITANTI.
1.871 (2017 istat)
Un tesoro prezioso
OPERA.
TELA DELL' ANNUNZIATA
AUTORE.
JACOPO DA EMPOLI (scuola vasariana)
DESTINAZIONE.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
La tela dell’Annunziata è un’opera di grande valore artistico e culturale. Recentemente lo studioso dell’Arte Antonio Cuccia ha attribuito la pregevole tela all’artista toscano Jacopo da Empoli (1551-1640) di scuola Vasariana.
Infatti, tra la nostra Annunciazione e quella del Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574), esposta al Museo del Louvre (Parigi), ci sono tante affinità e punti in comune che si può senz’altro affermare che la “nostra” Annunciazione è un vero e proprio capolavoro del manierismo italiano.
In basso, invece, una delle attrazioni più suggestive di Geraci Siculo, il Salto dei Ventimiglia.
Un'opera di affaccio urbano in acciaio e vetro permette di rivivere metaforicamente il salto nel vuoto che il conte di Geraci, Francesco I Ventimiglia, inseguito dalle truppe regie di Pietro II d’Aragona, avrebbe fatto nel 1337 lanciandosi con il cavallo e precipitando nel profondissimo dirupo sottostante.
Una passerella che viaggia nel tempo e mostra nel vuoto al visitatore, attraverso uno stretto vicolo per accedervi, una vertigine senza uguali in Sicilia, di fronte un panorama che si protende per valli e montagne fino ai Nebrodi e all'Etna.